Leon Battista Alberti

Genova, 1404 - Roma, 1472

Leon Battista Alberti, nato a Genova nel 1404, è stato un grande architetto, un intellettuale poliedrico, appassionato di letteratura, matematica e pedagogia. Fu anche un abile atleta, un teorico dell’arte, e una figura decisiva per gli sviluppi dell’architettura del Rinascimento.

Studiò a Venezia e Padova, nel 1428 si laureò in diritto canonico a Bologna. Poco dopo l’Alberti prese i voti e si trasferì a Roma, ottenendo vari incarichi ecclesiastici nel pontificato di Eugenio IV.

La sua opera è sintesi perfetta di tutti i caratteri tipici dell’Umanesimo: la curiosità, l’amore per l’antico, soprattutto per i Romani, la passione per le arti come massima espressione della creatività umana e della ricerca dell’armonia, l’ideale dell’uomo virtuoso che plasma il proprio destino.

L’opera letteraria dell’Alberti iniziò con Philodoxeos nel 1424, commedia in latino scritta a Bologna. Altre importanti opere, scritte in volgare, sono il Teogenio, del 1440 circa, il dialogo della Tranquillità dell’animo del 1442, e il De Iciarchia del 1468, sua ultima opera letteraria.

Tra gli scritti dell’Alberti spicca il trattato dialogico della Famiglia, quattro libri scritti tra il 1433 e il 1441, che trattano l’educazione dei figli, la vita matrimoniale, la vita domestica e l’amicizia.

L’esperienza letteraria di Leon Battista Alberti è collegata alla sua attività artistica, per la quale i soggiorni a Roma furono fondamentali, sia per lo studio dei resti antichi, sia dal punto di vista umanistico.

L’Alberti soggiornò spesso anche a Firenze, dove venne a contatto con la nuova arte di Brunelleschi, Donatello, Masaccio Paolo Uccello. Da queste esperienze nasce il De Pictura del 1435, trattato dedicato al Brunelleschi che teorizza l’arte del primo Rinascimento fiorentino, e il De Statua.

Leon Battista Alberti iniziò a operare in architettura intorno al 1446, con il progetto di rivisitazione di Palazzo Rucellai a Firenze, basato sullo studio dei monumenti romani, dove per la prima volta la facciata di un edificio fiorentino presentò maestose finestre ai piani intervallate e racchiuse da pilastrini. Nello stesso edificio eseguì anche la Loggia, e tra il 1450 e il 1480 progettò l’incompiuta facciata della Basilica di Santa Maria Novella.

Intorno al 1460 accettò l’incarico di ampliare e arricchire l’esterno della chiesa di San Francesco a Rimini, ma il progetto restò incompiuto.

A Mantova fu consigliere per l’architettura di Ludovico Gonzaga, sviluppando interni ed esterni delle chiese di San Sebastiano, nel 1460, e Sant’Andrea, nel 1470 circa. Nella prima chiesa, a croce greca, il rapporto dei volumi interni diventò esemplare per le strutture a pianta centrale; nella seconda, costituita da una grande navata coperta da volta a botte con cappelle laterali, l’Alberti fornì il maggior contributo alla soluzione di quel tipo di struttura, usuale nelle chiese dell’epoca.

A Ferrara, intorno al 1450 l’Alberti progettò l’incompiuto campanile della cattedrale di San Giorgio. Poco dopo, a Firenze realizzò il Tempietto del Santo Sepolcro nella chiesa di San Pancrazio, rivestito di marmo a forma rettangolare.

Intorno al 1472 realizzò l’Abside per Pieve di San Martino a Gangalandi, presso Lastra a Signa. Nell’aprile dello stesso anno, a Roma, Leon Battista Alberti morì. In base alle sue volontà, doveva essere seppellito nella chiesa di Sant’Agostino, per poi essere trasferito a Padova, ma della tomba si sono perse le tracce.

Ama l'arte; fra tutte le menzogne è ancora quella che mente di meno.
Gustave Flaubert
Ogni nostra cognizione prencipia da sentimenti.
Leonardo da Vinci

Il Rinascimento

Il Rinascimento si sviluppò tra la fine del Medioevo e l’inizio dell’età moderna a partire da Firenze, in un arco di tempo iniziato dalla seconda metà del 1300 circa fino a tutto il XVI secolo, le differenze cronologiche secon...

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