L’architettura rinascimentale rappresenta una stagione importantissima per l’architettura europea, in particolare per quella italiana.
Com’è noto, le arti e i movimenti artistici sono sempre connessi e spesso influenzati da altri cambiamenti, di tipo politico, sociale e culturale, che si manifestano nella società. In questo caso, l’affermazione delle signorie e la nascita dell’Umanesimo, con il loro gusto antiquario e filologico, sono stati sicuramente propulsori dello sviluppo dell’architettura rinascimentale,disciplina che si è occupata per lo più dello studio delle forme degli edifici antichi, cioè quelli romani.
L’architettura rinascimentale ebbe le sue origini agli inizi del Quattrocento a Firenze, la formazione di questa corrente fa capo ad alcuni artisti e intellettuali come Filippo Brunelleschi e Leon Battista Alberti.
L’architettura rinascimentale è un movimento ben definibile nel tempo ed è stato suddiviso dalla critica in due diverse fasi stilistiche: il Primo Rinascimento, che si sviluppa nel 1400 e segna un punto di rottura con l’architettura gotica, e il Rinascimento Classico o Maturo,denso di elementi di continuità con la fase precedente, che comprende tutto il 1500. Vi è anche una terza fase, il Manierismo, che arriva sino al 1600 ed è da molti individuata come la fase conclusiva del Rinascimento. Tuttavia, il Manierismo può essere affrontato anche come movimento artistico a se stante, sebbene direttamente collegato al Rinascimento propriamente detto.
Il termine Rinascimento non è stato coniato a posteriori dalla critica, era un termine già utilizzato all’epoca dai trattatisti per evidenziare la riscoperta dell’architettura classica, appunto quella romana. Infatti, dal XV secolo si assiste a una ripresa dei canoni classici e delle proporzioni armoniche, a una ricerca di composizioni ortogonali e all’impiego di figure geometriche lineari e semplificate.
La sensibilità verso l’architettura classica non si esaurisce solo nell’attenzione verso quella romana, ma si estende anche agli stili medioevali, come romanico e bizantino. In epoca medioevale si era imposto uno stile simile, definito appunto protorinascimentale, deducibile nelle forme chiare del Battistero di San Giovanni e nella chiesa di San Miniato al Monte a Firenze.