Il Rinascimento: L'Architettura del Rinascimento

Lo stile nell'architettura rinascimentale

L’architettura rinascimentale si ispirava al mondo classico, ma la costruzione di un palazzo della metà del 1400 doveva anche tenere conto dell’urbanistica dell’epoca: il rinnovamento del volto urbano verso un’estetica più classica doveva necessariamente confrontarsi con la routine della vita cittadina e con le esigenze degli abitanti.

Purtroppo, nel XV secolo nessun palazzo antico era arrivato integro, le planimetrie si conoscevano ma in contrapposizione a questa conoscenza c’era la mancanza di modelli relativi all’articolazione delle facciate. Nemmeno gli autori romani, come per esempio Vitruvio, tramandarono indicazioni precise in merito, concentrando le loro attenzioni soprattutto sulla disposizione in pianta e non sui muri e sull’alzato.

Per quanto riguarda le variazioni di stile rispetto all’epoca medioevale, l’architettura rinascimentale comportò l’eliminazione di costoloni e di contrafforti gotici, ai quali fu preferito l’uso di volte a vela su pianta quadrata e di volte a botte.

Nei palazzi rinascimentali fu introdotto il cortile al centro dell’edificio, modello che derivava, appunto, da quelli del passato e che divenne il principale elemento caratterizzante della “nuova disposizione all’antica”.

Questa disposizione prevedeva una sorta di centralizzazione della casa, cioè un complesso edilizio chiuso intorno al cortile, con finestre regolari e piccole aperture al pian terreno, di dimensioni più ampie nei registri superiori, caratteristiche che si riscontrano moltissimo soprattutto nelle residenze di campagna dell’epoca, nelle quali divenne principio fondamentale.

Un importante esempio è il progetto della Villa Medicea di Poggio a Caiano, costruita da Giuliano da Sangallo intorno a fine Quattrocento. Gli ambienti interni sono distribuiti a croce intorno ad una sala centrale, come indica Leon Battista Alberti nel trattato De re aedificatoria, nel volume sulle “case signorili”.

I rivestimenti delle pareti nel primo Rinascimento, sono costituiti dai semipilastri e dal bugnato; al primo caso è riconducibile il prospetto del Palazzo Rucellai, di Leon Battista Alberti, legato alla tradizione di Palazzo Vecchio e del Bargello; al secondo caso è riconducibile il Palazzo Medici Riccardi di Michelozzo.

L’influenza di Vitruvio nell’architettura rinascimentale è importante, poiché conduce ad una maggiore attenzione verso la simmetria, sia per le facciate e il cortile interno, sia per quanto riguarda la configurazione planimetrica.

Esempio di questa tendenza è Palazzo Valmarana, costruito nel 1565 da Andrea Palladio, architetto che dominerà la scena nel Cinquecento con le sue ville venete. Tra queste, un’intensa fortuna ebbe il progetto della cosiddetta Rotonda, villa Almerico Capra, che fu imitata da diversi artisti appartenenti alla corrente del “palladianesimo internazionale”.


Una volta aver provato l'ebrezza del volo, quando sarai di nuovo coi piedi per terra, continuerai a guardare il cielo.
Leonardo da Vinci


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