Il Rinascimento

Uomini moderni

Nel 1400 nasce una coscienza nuova tra gli uomini, si sentono diversi rispetto all’uomo del passato, più moderni rispetto all’uomo medievale, da cui vogliono distaccarsi ma al quale, in realtà, sono ovviamente ancora legati.

In questo periodo, infatti, nasce la condanna del Medioevo, che inizia a essere considerata un’età oscurantista alla quale i pensatori del Rinascimento e le novità dell’età moderna si contrappongono.

Nell’Umanesimo l’uomo assunse una visione di se volta all’orizzonte, in piedi sulla terra mentre guarda in avanti, abbandonando la posizione dell’uomo medievale, verticale, con i piedi sulla terra che guarda al cielo.

Nell’uomo moderno si sviluppò un senso di concretezza che certamente era già presente nell’uomo del passato ma non era vissuta con la medesima consapevolezza e, soprattutto, con la stessa volontà di agire per cambiare la propria condizione, atteggiamento mai teorizzato prima.

Un esempio è l’approccio all’analisi realistica dei fatti della storia, che era già presente nel Medioevo ma condizionata da un’interpretazione in chiave teologica: per lo storico medioevale, le sciagure che colpivano una città erano dovute ai peccati compiuti dai cittadini che la abitavano.

Con la nuova fase umanista, la prospettiva teologica venne a mancare e l’interpretazione dei fatti storici diventò completamente legata all’agire dell’uomo e della natura. Ad esempio, per Machiavelli, noto storico, politico e letterato rinascimentale, le cause dei guai di Firenze e dell’Italia intera non erano più religiose ma di matrice esclusivamente politica.

Tuttavia anche durante il Rinascimento, con il frate Gerolamo Savonarola, ci fu un importante ritorno del sentimento religioso di tipo medioevale.

Autore del celeberrimo falò delle vanità, avvenuto a Firenze il 7 febbraio 1497 nel quale furono arse anche importanti opere del Botticelli, Savonarola  proclamò Gesù Cristo re del popolo e favorì l’organizzazione della nuova repubblica fiorentina sul modello di quella veneziana, con un’importante partecipazione dei cittadini al governo politico.

Savonarola creò organizzazioni di aiuto per gli indigenti e predicò un moralismo rigido, francescano: “Padri, togliete dai vostri figli tutti quei giubbetti. Io non ho mai trovato Evangelo che raccomandi le crocette d’oro e le pietre preziose; bensì ho trovato: Io ebbi sete e tu non mi desti da bere, ebbi fame e non mi desti da mangiare… Se volete essere liberi, Fiorentini, amate Dio prima di tutti, amate il prossimo e amatevi l’un l’altro; amate il bene comune; e se avrete questo amore e questa unione fra voi medesimi, avrete la vostra libertà”


All'inizio del secolo scorso eravamo tutti convinti che l'arte dei grandi, da Joyce a Proust, a Picasso, ci stesse preparando a una rivoluzione dello spirito. Ma davanti all'attuale produzione cinematografica, si ha l'impressione d'essere riprecipitati a fine Ottocento.
Emir Kusturica


L'arte consiste nel rappresentare ciò che non esiste.
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