Beato Angelico

Vicchio di Mugello, 1400 - Roma, 1455

Beato Angelico, noto anche come Fra’ Angelico o Giovanni da Fiesole, è nato a Vicchio di Mugello nel 1400 circa, con il vero nome di Guidi di Pietro Trosini.

Nel 1418 circa, entrò in convento a San Domenico di Fiesole, dove prese i voti e iniziò la sua attività artistica.

Beato Angelico si formò sotto la scuola dei miniatori del convento di Santa Maria degli Angeli, ma sentì molto le influenze di altri artisti e correnti della sua epoca, caratterizzata da grande rinnovamento e fervore artistico. Sentì gli influssi di Lorenzo Monaco e fu in connessione con gli innovatori BrunelleschiGhiberti e Donatello.

Caratteristiche peculiari dell’arte dell’Angelico sono la purezza cristallina delle forme e dei colori, e la dolcezza d’ispirazione, tratti molto evidenti nei piccoli tabernacoli del museo di San Marco, in particolar modo nella Madonna della Stella. Non mancano iniziali riferimenti a Gentile da Fabriano e Masolino, con una virata decisa verso lo stile di Masaccio in un processo di formazione lento e molto profondo.

Queste caratteristiche si fanno sempre più nitide durante lo scorrere della vita dell’artista che, tra il 1418 e il 1455, anno della sua morte, produce una ricca serie di dipinti, affreschi e miniature oggi distribuita nei principali musei europei, americani e in alcune città italiane.

Le opere principali degli esordi dell’Angelico sono il San Girolamo, oggi a Princeton, il Trittico di San Pietro Martire, al Museo Nazionale di San Marco a Firenze, e la Pala di Fiesole per la chiesa di San Domenico, dove divenne frate.

Tra il 1429 e il 1438, mentre era al convento di San Domenico, dipinse molte opere. Tra queste citiamo il Giudizio Universale, i Quattro Reliquiari della Vergine e il Tabernacolo dei linaioli, custoditi al Museo Nazionale di San Marco. Realizzò anche la Deposizione, custodita sempre nel museo di San Marco, e la Pala di Perugia, oggi alla Galleria Nazionale dell’Umbria.

Tra il 1438 e il 1445, nel convento di San Marco a Firenze l’Angelico realizzò anche una magnifica serie di opere che divennero pietra miliare del Rinascimento, dando all’artista fama assoluta. Si tratta di affreschi e dipinti caratterizzati da eccezionale semplicità, chiarezza delle forme e conoscenza dei colori. La serie, custodita in più luoghi come lo stesso convento, il museo di San Marco e alcuni musei esteri, contiene capolavori come la Pala di San Marco, la Madonna delle Ombre, il Cristo Deriso, la Decapitazione dei Santi Cosma e Damiano e l’Annunciazione del corridoio nord, per culminare con la Crocifissione con i Santi della sala del Capitolo.

La fama raggiunta dall’Angelico lo fece chiamare anche dal papa a Roma, dove si recò nel 1445. In Vaticano affrescò una cappella andata distrutta intorno al 1540, e decorò la Cappella Nicolina con il ciclo di affreschi di San Lorenzo e Santo Stefano.

Nell’estate del 1447 si recò a Orvieto, per iniziare i lavori di decorazione della volta della cappella di San Brizio con Benozzo Gozzoli e altri artisti.

Intorno al 1450 Beato Angelico tornò in Toscana e fu priore di San Domenico di Fiesole. A questo periodo risalgono la Pala di Bosco ai Frati e le decorazioni dell’Armadio degli Argenti per la Santissima Annunziata di Firenze, commissionati da Piero de’ Medici.

Nel 1453 l’Angelico tornò a Roma ma il soggiorno fu breve, a causa dalla sua morte avvenuta nel febbraio del 1455. Venne sepolto nella chiesa di Santa Maria Sopra Minerva.

La qualifica di beato gli è stata conferita ufficialmente da papa Giovanni Paolo II nell’ottobre del 1982.

Uno degli uffici dell'arte è convogliare i rimpianti ed i rimorsi.
Guido Piovene
L'arte deve fare in modo che i sentimenti di fraternità e amore per il prossimo, oggi accessibili solamente agli uomini migliori della società, diventino sentimenti abituali, istintivi in tutti.
Lev Tolstoj

Il Rinascimento

Il Rinascimento si sviluppò tra la fine del Medioevo e l’inizio dell’età moderna a partire da Firenze, in un arco di tempo iniziato dalla seconda metà del 1300 circa fino a tutto il XVI secolo, le differenze cronologiche secon...

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