Il Rinascimento: Il Teatro Rinascimentale

Religioso

Il Rinascimento fu un periodo di perfezionamento e sviluppo anche per quanto riguarda la produzione del teatro sacro. Questo tipo di teatro derivava direttamente dalla rappresentazione sacra di origine medievale, la quale non svanì, ma ebbe invece un’importante rinascita che portò i temi religiosi anche all’interno delle corti italiane fra il 1400 e il 1500.

Sebbene il teatro religioso ebbe diffusione in tutta Europa, si affermò maggiormente a Firenze. Moltissime rappresentazioni sacre erano, infatti, scritte per celebrare l’ingresso di giovani nelle Confraternite fiorentine, come fece Lorenzo il Magnifico quando, nel 1491, scrisse la Rappresentazione dei Santi Giovanni e Paolo per l’ingresso del figlio Piero nella Compagnia del Vangelista, recitata nel Convento di San Giusto alle Mura, futuro Teatro di Via dell’Acqua.

Oltre al Magnifico, vi furono altri importanti autori di rappresentazioni sacre, come Feo Belcari o Giovanni Maria Cecchi,  il quale nel 1589, cento anni dopo Lorenzo de’ Medici, scrisse L’Esaltazione della Croce sempre per la Compagnia del Vangelista, a conferma che l’interesse per tale genere non fu sporadico ma durò per molto tempo.

Altre rappresentazioni sacre giunte ai nostri giorni sono anonime, come spesso accadeva sin dai tempi del Medioevo.


L'uomo che con continui desideri sempre con festa aspetta la nuova primavera e sempre la nuova Astarte, sempre nuovi mesi e nuovi anni, parendogli che le desiderate cose venendo siano troppo tarde, ei non s'avvede che desidera la soddisfazione.
Leonardo da Vinci


Signore, fa che io possa sempre desiderare più di quanto riesca a realizzare.
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