Leonardo da Vinci

Leonardo a Milano

Leonardo arrivò a Milano nel 1482. Rimase subito affascinato dalla vivacità, dal fermento e dall’apertura alle innovazioni scientifiche e tecnologiche della città, stimolata anche dalle vicissitudini belliche che la riguardavano.

A Milano Leonardo scrisse una famosa lettera d’impiego, in cui mostrava la volontà di fermarsi per un lungo periodo, candidandosi per progetti ingegneristici, militari, idraulici e architettonici. Tra i progetti artistici c’era anche quello del monumento equestre a Francesco Sforza, mai realizzato.

A Milano Leonardo proseguì gli studi di meccanica, progettò macchine militari e sistemi di chiuse e canali per navigare la città, come la chiusa dell’Incoronata ancora oggi visibile. Entrò nella corte di Ludovico il Moro, per il quale allestì scenografie sensazionali in occasione di alcune importanti feste nunziali.

Nel primo periodo milanese affrescò, presso il refettorio del Convento di Santa Maria delle Grazie, l’Ultima Cena e i Ritratti dei duchi di Milano con i Figli, quest’ultimo oggi molto danneggiato.

Dipinse, inoltre, il Ritratto di una Sforza, noto come Bella Principessa, il Ritratto di Musico, la Dama con l’ermellino, la Madonna Litta, la Belle Ferronniere, la prima versione della Vergine delle Rocce e il Salvator Mundi.

Eseguì anche gli affreschi nel Castello Sforzesco, interrotti forse a causa della morte di sua madre Caterina. Dell’opera oggi resta solo l’affresco della Sala delle Asse, denominato Intrecci Vegetali.

La difficile situazione di Milano, dovuta alla conquista da parte dei Francesi nel 1499, spinse Leonardo a lasciare la città.

Il secondo soggiorno a Milano di Leonardo, iniziato nel 1508, fu caratterizzato dalla presenza della corte francese, che ha sempre dimostrato grande stima e ammirazione per il maestro. Fu proprio il re Luigi XII a richiedere i servigi di Leonardo, che accettò di buon grado.

Per il maestro questo fu un periodo intenso e al tempo stesso molto produttivo, sia dal punto di vista artistico che da quello scientifico-tecnologico.

Dipinse Sant’Anna, la Vergine e il Bambino con l’agnellino, finì la seconda Vergine delle Rocce, approfondì gli studi di geologia e si occupò di questioni idrografiche e urbanistiche. Nell’aprile 1509, scrisse anche di aver trovato soluzione alla quadratura dell’angolo curvilineo.

In questo periodo Leonardo visitò i dintorni della città e soggiornò a Vaprio d’Adda. Qui conobbe il giovane Francesco Melzi, che divenne suo allievo e amico, seguendolo fino agli ultimi giorni di vita in Francia.

Il periodo d’incertezza che venne dopo la riconquista della città da parte degli Sforza, spinse Leonardo a lasciare Milano definitivamente, nel settembre del 1514.

Di Leonardo, Milano conserva il Codice Atlantico e il Codice Trivulziano, rispettivamente alla Biblioteca Ambrosiana e al Castello Sforzesco. La Biblioteca Ambrosiana conserva anche molti progetti, compreso quello per la Cupola del Duomo e quello per i canali dei Navigli. Nel Castello Sforzesco, invece, si trovano i disegni del Vecchio e Giovane Affrontati e della Testa di Leda, mentre nella Pinacoteca di Brera si trova la Testa di Cristo.

Da un punto di vista dei dipinti, nel Castello Sforzesco si trovano i già citati affreschi degli Intrecci Vegetali, nella Pinacoteca Ambrosiana si trova il Ritratto di Musico, mentre in Santa Maria delle Grazie si trovano l’Ultima Cena e i Ritratti dei duchi di Milano con i Figli.

Chi vol essere ricco in un dì è impiccato in un anno.
Leonardo da Vinci
La vita imita l'arte più di quanto l'arte non imiti la vita.
Oscar Wilde

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