Leonardo da Vinci

Vergine delle Rocce

Museo Del Louvre, Parigi - Francia
Anno: 1483-1486
Tipo: dipinto
Tecnica: olio
Supporto: tavola
Dimensioni: cm 122 x 199

Nella pala della Vergine delle Rocce, Leonardo interpretò il programma iconografico in maniera completamente originale, pur avendo sottoscritto un contratto che restringeva moltissimo la sua libertà artistica e il suo campo d’azione.

Decise di raffigurare l’incontro tra san Giovannino e Gesù bambino nel deserto, confondendo i riferimenti all’Immacolata Concezione con lo sfondo roccioso, nel quale la Madonna s’inserisce, quasi ne facesse parte, per rievocare il mistero della maternità.

La Vergine delle Rocce fu al centro di una battaglia legale sorta tra i due artisti, Leonardo e Ambrogio de Predis, e i committenti, i frati della Confraternita di San Francesco Grande, per via del prezzo dell’opera e del pagamento dei vari conguagli.

Per risolvere la questione, i due artisti inviarono anche una supplica a Ludovico il Moro, databile 1493, ma ci vollero diversi anni prima che le parti trovassero un accordo, dopo l’intervento di alcuni periti.

Sembra che durante la disputa, Leonardo avrebbe venduto la tavola a Luigi XII, re di Francia. Per questo realizzò una seconda versione della Vergine delle Rocce, che restò in San Francesco Grande fino al 1781, anno in cui si sciolse la Confraternita, e che oggi si trova alla National Gallery di Londra.

Tuttavia, non tutta la critica è d’accordo nell’attribuzione dell’esemplare di Londra a Leonardo, per alcuni fu solo abbozzato dal maestro e concluso dagli allievi.

Da "Opere incerte e la Sacra Sindone"

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L'arte è la forma più alta della speranza.
Gerhard Richter


Si dipinge col cervello et non con le mani.
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