Leonardo da Vinci

Leonardo ad Amboise

Leonardo era molto apprezzato dalla corona francese, con la quale strinse ottimi e duraturi rapporti, godendo dell’ammirazione e della stima dei vari Re di Francia.

Quando decise di lasciare Roma nel 1517, venne ospitato nel maniero di Clos Lucé presso Amboise, e ricevette una ricca pensione come “premier peintre, architecte et mechanicien du roi”.

Si dice che il maniero fosse collegato al castello di Amboise, residenza del Re, tramite un passaggio sotterraneo, in modo da consentire a Francesco I di Francia di fare visita a Leonardo in ogni momento, senza farsi notare. Tuttavia gli scavi eseguiti non ne hanno rivelato l’esistenza.

Nel trasferimento in Francia, Leonardo portò con sé diverse sue opere, già iniziate in Italia, tra le quali la Leda col Cigno e la Gioconda, il suo dipinto più famoso. Fu proprio ad Amboise che il sorriso di Monna Lisa venne mostrato per la prima volta a un interessato, il Cardinale d’Aragona, che lo apprezzò moltissimo proprio per la sua bellezza enigmatica.

In Francia Leonardo portò con sé anche molti appunti e manoscritti. Ormai anziano e limitato da una paralisi alla mano destra, continuò i suoi studi di anatomia, dedicandosi anche all’architettura e alle scenografie per le feste di corte.

Celeberrimo fu il suo automa del leone, una struttura meccanica finemente disegnata, che rappresentava un leone in grado di camminare, il cui petto si apriva per far uscire dei fiori in onore del re Francesco I. Sempre per il Re, realizzò la Festa del Paradiso, il cui macchinario permetteva di evocare la corsa degli astri nel cielo.

In quest’ultimo periodo della sua vita, Leonardo immaginò la fine del mondo, come testimoniano alcuni suoi ultimi disegni. In essi Leonardo rappresentò un evento fantastico in cui operano, con logica coerenza e con terribile bellezza, le forze della natura studiate dall’artista durante tutta la sua vita.

Il 29 aprile del 1519 Leonardo depose il testamento, morì il 2 maggio. Dopo varie vicissitudini, nel 1874 le spoglie del maestro furono deposte in una tomba presso il castello di Amboise, nella cappella di Saint Hubert dove oggi è la lapide commemorativa.

Il maniero di Clos Lucé ospita un parco-museo dedicato al genio di Leonardo. Oltre a visitare gli ambienti nei quali trascorse i suoi ultimi anni di vita, è possibile vedere circa quaranta macchinari costruiti in base ai suoi progetti, come il ponte di assedio, il carro armato e il precursore dell’elicottero, oltre ad installazioni che ricordano i suoi studi di botanica e idraulica.

A torto si lamentano li omini della innocente esperienzia, quella accusando di fallacie e di bugiarde dimonstrazioni.
Leonardo da Vinci
Si attribuisce all'opera d'arte la virtù che nasce in noi stessi, di modo che diventa molto grave il pericolo per il critico, il quale non creda alla infallibilità delle teorie estetiche e delle tradizioni del'arte, né presti troppa fede alle compassate sentenze del raziocinio.
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