Leonardo da Vinci

Leonardo astronomo

Anche in astronomia Leonardo da Vinci diede un apporto fondamentale all’impostazione moderna di questa disciplina scientifica, con alcune geniali intuizioni.

Negli scritti di Leonardo si trova testimonianza della sua capacità di saper spiegare ed esprimere concetti di grande complessità in maniera chiara e molto semplice.

Teorizzò la centralità del Sole, che fu dibattuta aspramente prima che importanti scenziati ne dimostrassero la fondatezza secoli dopo, e si pose quesiti sul suo calore, sullo scintillio delle stelle, sulla Terra, sulla Luna.

Leonardo paragonava i pianeti a delle calamite che si attraggono a vicenda, riuscendo con poche facili parole a descrivere il concetto di gravitazione universale, anche se in quell’epoca si era ben lontani dalle leggi di gravitazione che più tardi formularono Keplero e Newton.

Sull’argomento forza di gravità, Leonardo riuscì a rendere un’immagine di rara suggestione, che usò per spiegare l’impossibilità del moto perpetuo, immaginando di fare un buco che attraversava la Terra da parte a parte passando per il centro, come scrive lui stesso in modo estremamente chiaro: «nessuna cosa insensibile si moverà per sé, onde, movendosi, fia mossa da disequale peso; e cessato il desiderio del primo motore, subito cesserà il secondo».

L’ipotesi di Leonardo ci dice che se gettassimo un sasso nel buco da lui teorizzato, esso supererebbe il centro della Terra, proseguendo il suo cammino fino a raggiungere la parte opposta alla nostra. Poi tornerebbe indietro e, dopo essere passato nuovamente per il centro della Terra, uscirebbe dal buco dove noi lo abbiamo lanciato. Questo moto pendolare continuerebbe per molto tempo riducendo gradatamente la sua estensione, fino a quando il sasso si ferma al centro della Terra. L’ipotetico esperimento, quindi, confermerebbe l’idea dell’impossibilità del moto perpetuo teorizzata da Leonardo, ma non tiene conto del motivo del rallentamento del moto del sasso, ossia la resistenza aerodinamica generata dall’aria.

Infatti, sappiamo che, semplificando al massimo, se lo spazio nel quale viaggia il sasso fosse completamente vuoto, ossia in assenza di aria, mancherebbe quella forza che resiste al moto del sasso e avremmo un teorico modello di moto perpetuo, cioè proprio l’opzione che Leonardo intendeva negare.

L'arte non ci insegna nulla, salvo il significato della vita.
Henry Miller
Se ho provato momenti di entusiasmo, li devo all'arte; eppure, quanta vanità in essa! voler raffigurare l'uomo in un blocco di pietra o l'anima attraverso le parole, i sentimenti con dei suoni e la natura su una tela verniciata.
Gustave Flaubert

Il Rinascimento

Il Rinascimento si sviluppò tra la fine del Medioevo e l’inizio dell’età moderna a partire da Firenze, in un arco di tempo iniziato dalla seconda metà del 1300 circa fino a tutto il XVI secolo, le differenze cronologiche secon...

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