Donatello nacque a Firenze, città fondamentale per la sua crescita umana e artistica alla quale sarà destinata la maggior parte delle sue opere.
A vent’anni iniziò le sue prime collaborazioni con due dei più importanti cantieri dell’epoca, lavorando alle decorazioni di Orsanmichele e del Duomo.
I capolavori da lui creati a Firenze furono tantissimi, basti pensare al David Marmoreo o al San Giovanni Evangelista. Altre statue famose sono San Marco e San Giorgio, opere fondamentali per il passaggio dal Gotico al Rinascimento.
Per Santa Croce realizzò il Crocifisso, famosissima opera in legno carica di espressività e passione.
Un altro esempio che evidenzia la sua padronanza della tecnica scultorea e dell’ottica sono le cinque statue dei profeti per il Campanile di Giotto, statue che trasmettono una vitalità e un’energia mai viste prima.
Donatello intervenne anche nella Sagrestia Vecchia di San Lorenzo in due periodi diversi: il primo fu tra il 1428 e il 1429; il secondo fu tra il 1439 e il 1443. Con i due interventi l’artista realizzò otto medaglioni monumentali in stucco policromo di 215 cm di diametro, quattro tondi con santi, due soprapporte e due porte bronzee a formelle.
Un altro dei suoi più grandi capolavori è la Cantoria, consegnata all’Opera del Duomo nel 1438. L’opera si presenta straordinariamente dinamica, grazie ai contrasti tra rilievi, sfondi e architettura che esaltano il movimento. Il moto dei putti dei rilievi appare come una corsa che la partitura architettonica non ostacola, ma anzi esalta. Il senso di movimento viene rafforzato dalle paste vitree e dalla varietà delle decorazioni.
Il David Bronzeo del Bargello risale al 1440 circa. Opera commissionata da Cosimo de’ Medici, è il primo corpo nudo raffigurato a tutto tondo dopo l’età classica, ed è stata progettata per essere vista da più punti. Dopo tanti secoli, come era al tempo dei greci e dei romani, una statua è tornata a distaccarsi dalla parte architettonica globale per assumere una dignità propria e assoluta.
Dal 1443, Donatello si assentò da Firenze per circa dieci anni, al suo ritorno realizzò immediatamente altri capolavori, come la Maddalena Penitente e, Giuditta e Oloferne.
Nel 1457 partì alla volta di Siena, dopo un anno rientrò a Firenze e realizzò il Pulpito della Passione e il Pulpito della Resurrezione per la chiesa di San Lorenzo.
Donatello morì nel 1466 a Firenze, fu sepolto nella Basilica di San Lorenzo.