Donatello fu a Roma a partire dal 1402, insieme a Brunelleschi. Trascorsero due anni nella Città Eterna per studiare l'”antico”. I due maestri ebbero la possibilità di osservare i moltissimi resti antichi, copiarli e studiarli per prenderne ispirazione.
Vasari racconta come i due gironzolassero per le rovine della città, all’epoca spopolata, alla ricerca di “pezzi di capitelli, colonne, cornici e basamenti di edifizi”, arrivando a scavare quando li vedevano affiorare dal terreno.
Lo strano atteggiamento dei due artisti destò in parte curiosità e in parte scherno. Cominciarono anche a circolare dicerie e la coppia venne chiamata “quella del tesoro”, si pensava, infatti, che scavassero alla ricerca di tesori sepolti.
In effetti, sembra che in qualche occasione Donatello e Brunelleschi rinvennero materiali preziosi, come qualche cammeo o pietra dura intagliata e, addirittura, una brocca piena di medaglie.