Donatello

Gli Ultimi Anni (1459–1466)

Pare che Donatello abbia vissuto i suoi ultimi giorni in solitudine, provato da vecchiaia e malattia, abbandonato dalla fortuna artistica. Secondo Vasari, Donatello trascorse gli ultimi anni di vita inchiodato al letto, incapace di lavorare.

Tuttavia non manca una sua produzione in vecchiaia. L’ultima commessa fiorentina fu la realizzazione del Pulpito della Passione e del Pulpito della Resurrezione per la chiesa di San Lorenzo.

Le due opere furono progettate in tutte le loro parti da Donatello, ma vennero effettivamente realizzate con l’aiuto di Bartolomeo Bellano e Bertoldo di Giovanni, l’allievo che in seguito istruirà i giovani scolpitori fiorentini nel Giardino di San Marco dei Medici, tra i quali Michelangelo.

La carica religiosa dei due pulpiti è accentuatissima e spinge le figure verso una drammaticità estrema, realizzata attraverso la tecnica del non-finito in cui alcune parti sono appena sbozzate.

Non sappiamo quanta consapevolezza ci fosse concretamente in Donatello circa gli effetti della tecnica del non-finito, ma risulta evidente il fatto che questa tecnica sia perfettamente adatta all’espressività delle scene dell’ultima fase dell’artista, caratterizzata dalla crudezza delle emozioni.

Questa sensazione si riscontra anche in altre opere di Donatello, come il Compianto di Cristo, oggi a Londra. Sembra, infatti, di trovarsi spesso di fronte a uno schizzo, a una rappresentazione di getto.

Donatello morì nel 1466 a Firenze, dove venne sepolto. La sua tomba è ancora oggi situata nei sotterranei della Basilica di San Lorenzo, luogo al quale il maestro dedicò buona parte della sua opera artistica.

 

Amor onni cosa vince.
Leonardo da Vinci
Raro cade chi ben cammina.
Leonardo da Vinci

Il Rinascimento

Il Rinascimento si sviluppò tra la fine del Medioevo e l’inizio dell’età moderna a partire da Firenze, in un arco di tempo iniziato dalla seconda metà del 1300 circa fino a tutto il XVI secolo, le differenze cronologiche secon...

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