Leonardo da Vinci

Leonardo e la musica

Leonardo aveva una grande considerazione per la musica, pur ritenendola fugace e inferiore all’arte figurativa per quanto riguarda la conoscenza. In base ai tantissimi appunti a noi giunti, sono molti i suoi progetti inerenti le discipline musicali.

Molti sono i progetti di strumenti musicali inediti, anche molto articolati e complessi, frutto non soltanto di semplici considerazioni di carattere matematico. Tra i più semplici strumenti si trovano quelli utili all’uso militare, come i tamburi meccanici, trainati da animali o azionati da leve.

Il progetto più famoso è il già citato tamburo meccanico, presente sul foglio 837 del Codice Atlantico. La Lira a forma di teschio è un altro famosissimo strumento disegnato dall’artista, disegnato nel codice Ashburnham. Alcune testimonianze, per la verità molto deboli, narrano che Leonardo abbia utilizzato questa lira appena giunto a Milano per la presentazione al Duca Ludovico il Moro, e che l’avesse realizzata usando un vero teschio sul quale aveva aggiunto le corde per il suono.

Sono però ben altri i progetti musicali di opera leonardesca interessanti e degni di nota, come la Viola Organista, Codice Atlantico f. 586, costruita nel 2004 dal liutaio Akio Obuchi, e la Clavi-Viola, Codice Atlantico f. 93, la cui costruzione è terminata nel 2010 grazie al lavoro del centro studi Leonardo3 e del liutaio Marco Minnozzi. Gli strumenti realizzati in base ai progetti di Leonardo sono molto complessi, e dimostrano nono solo la sua abilità di ingegnere e inventore ma anche la sua profonda conoscenza dell’arte musicale.

I progetti di strumenti completamente inediti mostrano la volontà del genio di Leonardo nel contribuire in maniera sostanziale anche all’arte della musica, ma la finalità ultima dei suoi progetti resta di natura scientifica: l’automatizzazione dello strumento, in modo da renderne l’utilizzo il più semplice possibile.

Una parigina innamorata smentisce la sua natura e vien meno alla sua funzione: esser di tutti, come un'opera d'arte.
Anatole France
Cercare adagio, umilmente, costantemente di esprimere, di tornare a spremere dalla terra bruta o da ciò ch'essa genera, dai suoni, dalle forme e dai colori, che sono le porte della prigione della nostra anima, un'immagine di quella bellezza che siamo giunti a comprendere: questo è l'arte.
James Joyce

Il Rinascimento

Il Rinascimento si sviluppò tra la fine del Medioevo e l’inizio dell’età moderna a partire da Firenze, in un arco di tempo iniziato dalla seconda metà del 1300 circa fino a tutto il XVI secolo, le differenze cronologiche secon...

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