Michelangelo

Michelangelo e Firenze

Michelangelo è nato vicino ad Arezzo ma ha trascorso buona parte della sua vita a Firenze, dove ha creato molti dei suoi capolavori.

A Firenze Michelangelo ha iniziato la sua formazione, nella bottega del Ghirlandaio, e grazie alla potente famiglia de’ Medici ha avviato la sua carriera artistica. Fu, infatti, Lorenzo il Magnifico a scoprirlo nel Giardino di San Marco mentre, giovanissimo scultore, si impegnava a copiare le statue antiche della ricca collezione dei Medici. Il gusto artistico del grande signore di Firenze non si fece scappare il giovane talento, che venne accolto nella casa di famiglia come un figlio adottivo.

Il rapporto di Michelangelo con la città di Firenze fu, però, tormentato, ricco di interruzioni, fughe e difese appassionate, e terminò nel 1534. Rifiutando il dispotico governo nel quale la città fiorentina cadde nel 1530, infatti, Michelangelo decise di lasciarla per non farvi più ritorno, se non dopo la sua morte.

Firenze custodisce molte delle opere pittoriche, scultoree e architettoniche di Michelangelo. Forse la più nota è la colossale statua del David, che realizzò a soli 26 anni e che oggi è in bella mostra nella Galleria dell’Accademia, mentre la sua copia occupa la posizione originale in Piazza della Signoria, che gli fu assegnata da un’apposita commissione di artisti, tra i quali Leonardo da Vinci, Botticelli, il Pollaiolo e il Ghirlandaio.

Quasi tutti i musei fiorentini hanno almeno un’opera di Michelangelo. Al museo del Bargello si possono ammirare  la statua di Bacco, il Tondo Pitti e il non-finito David-Apollo. Nella galleria dell’Accademia, oltre al David vi sono i famosi Prigioni e molte altre sue opere. Agli Uffizi si può ammirare il famoso Tondo Doni e al Museo dell’Opera del Duomo è conservata la Pietà Bandini, nella quale l’artista ha scolpito se stesso nella figura di Nicodemo.

Firenze ospita anche la casa della famiglia Buonarroti, divenuta un museo  che conserva tantissimo materiale di Michelangelo: carteggi, progetti, modelli in legno, disegni, ed alcune opere come la Battaglia dei Centauri, la Madonna della Scala, i Due Lottatori e il Dio Fluviale.

Per le chiese fiorentine Michelangelo realizzò diversi progetti architettonici. Molti di essi non vennero mai eseguiti e la sola chiesa che ebbe la fortuna di vederlo all’opera è quella di San Lorenzo. Per la chiesa di riferimento della famiglia de’ Medici, Michelangelo realizzò dei veri capolavori, come la Sagrestia Nuova, la Biblioteca Medicea Laurenziana e la Tribuna delle Reliquie.

Un’altra chiesa fiorentina che custodisce l’opera del maestro è quella di Santo Spirito, che conserva, appunto, il Crocifisso di Santo Spirito, una delle primissime sculture dell’artista, in legno.

Ed è sempre una chiesa di Firenze, quella di Santa Croce, a conservare le sue spoglie, all’interno di un maestoso monumento funebre realizzato da Giorgio Vasari, con tre statue raffiguranti le tre arti, pittura, scultura e architettura, che piangono per la scomparsa del loro più illustre figlio, genio assoluto in tutte e tre le discipline.

Nell’Ottocento venne installata nel loggiato degli Uffizi la statua raffigurante un austero Michelangelo, scolpita da Emilio Santarelli.

L'uomo che con continui desideri sempre con festa aspetta la nuova primavera e sempre la nuova Astarte, sempre nuovi mesi e nuovi anni, parendogli che le desiderate cose venendo siano troppo tarde, ei non s'avvede che desidera la soddisfazione.
Leonardo da Vinci
L'azione è la grande novità del linguaggio: "Fare ciò che si sa". L'arte, sarà tanto più libera quanto più sarà antiletteraria.
Cesare Zavattini

Il Rinascimento

Il Rinascimento si sviluppò tra la fine del Medioevo e l’inizio dell’età moderna a partire da Firenze, in un arco di tempo iniziato dalla seconda metà del 1300 circa fino a tutto il XVI secolo, le differenze cronologiche secon...

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