Com’è noto, Michelangelo non ha mai amato ritrarre se stesso. Anche i suoi biografi contemporanei preferirono descrivere il suo aspetto a parole, accompagnandolo dalla descrizione dei tratti caratteriali.
Michelangelo ha rappresentato il suo volto in sole due circostanze e non come vero autoritratto: si dipinse nella pelle senza corpo del San Bartolomeo nel Giudizio Universale della Cappella Sistina, e si scolpì in Nicodemo nella Pietà Bandini, presso il Museo dell’Opera del Duomo a Firenze.
Entrambi i ritratti ispirano diverse analisi psicologiche collegate ai suoi tormentati stati d’animo.
Nel 1999 gli è stato attribuito un terzo autoritratto, inizialmente di mano sconosciuta, forse l’immagine più famose dell’artista.
Data la grande fama raggiunta quando ancora in vita, Michelangelo venne ritratto da molti artisti suoi contemporanei. Lo dipinsero Giuliano Bugiardini e Jacopino del Conte, mentre Leone Leoni lo ritrasse su una medaglia.
Daniele da Volterra eseguì un busto in bronzo, mentre Francisco de Hollanda lo rappresentò in un dipinto, raffigurandolo a oltre sessant’anni in un’immagine domestica e pacata.
È conservata al British Museum di Londra un’incisione che ritrae Michelangelo ventitreenne in meditazione, e nella pagina di un libro del 1500 è ritratto seminudo mentre scolpisce con foga una statua femminile.
Poco dopo la sua morte, intorno al 1580, Federico Zuccari lo dipinse a passeggio per Roma, soffermato a guardare il fratello, Taddeo Zuccari, intento alla pittura della facciata di palazzo Mattei.
L’artista fu anche inserito in affreschi per dare volto ai personaggi, come fece Raffaello nella Stanza della Segnatura in Vaticano, e il Vasari nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze.
Le altre immagini di Michelangelo, se ne contano più di cento, sono tutte derivate da quelle prodotte dai suoi contemporanei.
Nel 1800 Emilio Santarelli scolpì la statua visibile nel loggiato degli Uffizi a Firenze, mentre si trova nel Museo di Casa Buonarroti la statua con la quale Cesare Zocchi raffigurò Michelangelo fanciullo nel Giardino di San Marco, mentre scolpisce una testa di fauno.