Nel 1529, durante il breve governo repubblicano instaurato a Firenze dopo la cacciata dell’odiato governatore Alessandro de’ Medici, Michelangelo fu nominato prima membro dei Nove di Milizia e, successivamente, Governatore Generale sopra le Fortificazioni.
Fu così che Michelangelo si dedicò anche a progetti d’ingegneria militare, dei quali rimangono splendidi disegni conservati nel museo di Casa Buonarroti.
Il suo incarico prevedeva la gestione delle fabbriche per le fortificazioni della città, in fervente attività a causa dell’imminente assedio che le forze imperiali si apprestavano ad attuare per restituire Firenze alla famiglia de’ Medici.
Per svolgere al meglio i suoi compiti, Michelangelo si recò in visita a Pisa, Livorno e Ferrara, studiandone le fortificazioni per prendere spunti da portare a Firenze.
I progetti militari di Michelangelo sono decisamente originali, caratterizzati da una vocazione dinamica in piena coerenza con la visione michelangiolesca dell’architettura, contenenti interessanti novità tattiche e strategiche. Una sequenza complessa di forme concave e convesse che danno corpo a strutture dinamicamente adatte sia all’offesa sia alla difesa.
Purtroppo la complessità delle idee di Michelangelo ne limitarono fortemente la realizzazione, ma molti attribuiscono all’artista l’idea di usare la platea di San Miniato al Monte come avamposto da cui cannoneggiare le armate imperiali, con la costruzione di un’armatura fatta di materassi imbottiti per proteggere il campanile della chiesa dai colpi dell’artiglieria nemica.