Raffaello

La pittura di Raffaello

Pur essendo figlio di un pittore, titolare di una fiorente bottega a Urbino, Raffaello ebbe dal padre solo un primo indirizzo alla pittura, essendo rimasto orfano ad appena undici anni.

Per la formazione di Raffaello contò molto sia il fatto di essere cresciuto a Urbino, all’epoca uno dei principali centri della cultura rinascimentale, sia il fatto di essere stato per alcuni anni allievo del Perugino, affermato pittore dotato di grande tecnica.

Durante il suo breve percorso formativo, Raffaello apprese le tecniche dell’articolazione spaziale e della monumentalità dell’ordine compositivo del Perugino, a sua volta ispirato dallo stile di Piero della Francesca.

Raffaello fu un allievo precoce e, a soli sedici anni, si rese indipendente, avviando una sua bottega a Città di Castello e iniziando a produrre opere a sua firma, chiaramente ispirate al maestro Perugino.

Con i dipinti del 1504, come lo Sposalizio della Vergine, l’allievo superò il maestro, spingendosi oltre nell’uso della prospettiva lineare e nella volumetria dei soggetti ritratti, segnando un nuovo traguardo nella pittura rinascimentale. Iniziò ad arricchire il perfetto impianto spaziale delle sue opere con naturalezza e vivacità cromatica assolutamente innovative per l’epoca.

Nel periodo del soggiorno fiorentino, grazie alla sua grande abilità tecnica e all’influenza delle opere di Leonardo e Michelangelo, Raffaello raggiunse la perfezione formale, come mostrano la Madonna Bridgewater, la Belle Jardinière, o la Dama col liocorno, tuti dipinti nel primo decennio del 1500. Anche la presenza delle opere dei grandi maestri del primo Rinascimento, come Masaccio e Donatello, contribuirono a plasmare il suo stile.

Negli anni del soggiorno romano, Raffaello continuò a evolvere il suo stile, assorbendo l’influenza dei capolavori michelangioleschi alla Sistina e la perfezione classica dell’arte antica della Roma imperiale. Con le decorazioni della Stanza della Segnatura e della Stanza di Eliodoro, diede vita al periodo classicista che lo renderà famoso nei secoli successivi.

I temi delle pale d’altare, della Madonna con bambino e della ritrattistica furono completamente rinnovati dalle opere che Raffaello produsse tra il 1510 e il 1520, come il Ritratto di Giulio II, l’Estasi di Santa Cecilia, la Trasfigurazione, la Visione di Ezechiele, la Madonna di Foligno e la Madonna D’Alba.

Avendo raggiunto grande fama e popolarità, Raffaello ricevette moltissimi incarichi sia dal Vaticano sia da facoltosi committenti privati.

Essendo convinto della maggiore importanza dell’ideazione dell’opera rispetto alla realizzazione della stessa, Raffaello mise su a Roma un attivissimo atelier, che gli permise di fare fronte alle numerose richieste e di concentrarsi sullo studio dell’arte classica romana e sulla progettazione delle opere.

La gran parte della produzione pittorica degli ultimi anni fu realizzata da suoi allievi e collaboratori, come accadde con la Stanza Dell’Incendio Di Borgo, con la Loggia di Raffaello e con la Loggetta del Cardinal Bibbiena.

Si dipinge col cerviello et non con le mani.
Michelangelo
Sì come una giornata bene spesa dà lieto dormire, così una vita bene usata dà lieto morire.
Leonardo da Vinci

Il Rinascimento

Il Rinascimento si sviluppò tra la fine del Medioevo e l’inizio dell’età moderna a partire da Firenze, in un arco di tempo iniziato dalla seconda metà del 1300 circa fino a tutto il XVI secolo, le differenze cronologiche secon...

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