Mentre era a Città di Castello, il giovane Raffaello si recò spesso a Siena presso il più anziano e noto Pinturicchio. Tra i due era nata una rispettosa amicizia, che divenne anche collaborazione in occasione delle decorazioni della Libreria Piccolomini, per le quali Pinturicchio chiese al Sanzio un aiuto, forse sperando di attingere freschezza dal giovane collega per rinnovare il suo stile.
Non si ha certezza circa gli interventi di Raffaello nelle opere di Pinturicchio, anche se la critica individua la mano del giovane pittore nel cartone con la Partenza di Enea Silvio Piccolomini per Basilea.
Nel 1504, mentre collaborava a Siena con l’amico Pinturicchio, Raffaello, che già aveva creato un proprio stile, seppe delle innovative opere che Michelangelo e Leonardo avevano realizzato a Palazzo Vecchio, e decise di trasferirsi a Firenze.