Leonardo da Vinci

Uomo Vitruviano

Gallerie Dell'Accademia di Venezia, Venezia
Anno: 1490 circa
Tipo: dipinto
Tecnica: Matita e inchiostro
Supporto: Carta
Dimensioni: 34x24 cm

L’Uomo Vitruviano è il disegno più conosciuto di Leonardo da Vinci. Leonardo ha realizzato decine di disegni, sia per preparare l’esecuzione delle sue opere sia per puro studio in ambito medico, scientifico, architettonico, militare e ingegneristico.

Si presume che Leonardo abbia realizzato l’Uomo Vitruviano intorno al 1490, in occasione di un viaggio che intraprese verso Pavia. Durante il viaggio conobbe Francesco di Giorgio Martini, artista e architetto senese che in quel periodo stava realizzando un trattato di architettura che conteneva anche ricerche e traduzioni dell’opera di Vitruvio, il famoso architetto e scrittore Romano del primo secolo a.C. che aveva teorizzato le proporzioni del corpo umano.

Leonardo ricevette da Martini una copia del trattato, oggi conservata nella Biblioteca Medicea Laurenziana a Firenze, che studiò attentamente inserendo moltissimi commenti e che forse lo spinse a realizzare il noto disegno.

Nell’Uomo Vitruviano, oggi conservato nella Galleria dell’Accademia di Venezia, Leonardo fu in grado di rappresentare in modo essenziale le proporzioni del corpo umano, mostrando come fosse inseribile all’interno delle due forme geometriche perfette, il cerchio e il quadrato. Nel caso dell’uomo iscritto nel cerchio il centro è l’ombelico, mentre nell’uomo iscritto nel quadrato il centro coincide con gli organi genitali.

Tramite l’Uomo Vitruviano Leonardo fornì le basi geometrico-matematiche per il disegno del corpo umano. Nel disegno, infatti, ha anche aggiunto due paragrafi che descrivono le misure del corpo e le proporzioni tra le varie parti che lo compongono: «Tanto apre l’omo nele braccia, quanto ella sua altezza. Dal nasscimento de chapegli al fine di sotto del mento è il decimo dell’altez(z)a del(l)’uomo. Dal di sotto del mento alla som(m)ità del chapo he l’octavo dell’altez(z)a dell’omo. Dal di sopra del petto alla som(m)ità del chapo fia il sexto dell’omo. Dal di sopra del petto al nasscimento de chapegli fia la settima parte di tutto l’omo. Dalle tette al di sopra del chapo fia la quarta parte dell’omo. La mag(g)iore larg(h)ez(z)a delle spalli chontiene insè [la oct] la quarta parte dell’omo…».

Figure del corpo umano iscritto nel cerchio o nel quadrato erano già state eseguite in passato, sebbene separate come lo stesso Vitruvio aveva descritto. Già nel medioevo alcuni codici rappresentavano le due figure contornate dai venti, oppure dai simboli astrologici. Tuttavia il disegno di Leonardo, che ha anche il pregio di essere il primo a sintetizzare le due immagini in un’unica rappresentazione, è quello più famoso, una sorta d’icona dell’Umanesimo e della perfezione divina dell’armonia geometrica del creato, dove l’uomo è misura di ogni cosa.

Sembra abbastanza evidente che con l’Uomo Vitruviano il genio toscano abbia voluto rendere omaggio al pensiero classico, riaffermando anche la scientificità della pittura intesa come rappresentazione dei fenomeni della natura.

L’Uomo Vitruviano di Leonardo ha ispirato disegni, installazioni, sculture, fotografie e molto altro, è presente anche sulla moneta da un euro coniata dalla Repubblica Italiana.

Da "Leonardo a Venezia"

[...] ità, tutti conservati presso la Galleria dell’Accademia. Il disegno più famoso è l’Uomo Vitruviano, ma ci sono anche gli studi preparatori della Vergine delle Rocce, dell’Ultima Cena, della Battaglia di Anghiari e della Vergine e Sant’Anna. Vi son [...]

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Da "La partenza da Milano (1490 – 1499)"

[...] e proporzioni del corpo umano, che raggiunsero l'apice nell'esecuzione del celeberrimo disegno dell'Uomo Vitruviano. Rientrato a Milano, nel 1491 si dedicò a varie attività, come gli allestimenti per le nozze di Anna Maria Sforza e Alfonso I d'Este e, nel 1494, per quelle di Ludovico il Moro e Beatrice d'Este. N [...]

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L'arte è un simbolo poiché un simbolo è l'uomo.
Oscar Wilde


Chi vol essere ricco in un dì è impiccato in un anno.
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