Lorenzo Ghiberti

Gli ultimi anni di vita (1444 – 1455)

L’ultima opera di Ghiberti fu la realizzazione della Porta del Paradiso, che impegnò la sua fonderia per ben ventisette anni, dall’assegnazione dell’incarico nel 1425 all’inaugurazione del 1452, ma che richiese il massimo impegno dell’artista a partire dal 1431.

Fino al 1450 realizzò anche altre opere, come il Padre Eterno Benedicente, ma, considerando che aveva già superato i sessant’anni, il lavoro alla Porta del Paradiso finì per assorbire tutte le sue energie, e solo l’aiuto dei figli e di altri aiutanti gli permise di realizzare il suo capolavoro.

Terminata l’impresa della porta, Ghiberti si dedicò ai Commentari, opera letteraria su storia e teoria dell’arte composta da tre libri, rimasta incompiuta a causa della morte del maestro.

Il primo libro, basato su deduzioni ricavate dalle letture di Vitruvio e Plinio, tratta di arte greca e romana e della sua interpretazione in chiave umanistica, definendo l’arte antica un modello insuperato di perfezione.

Il secondo libro affronta l’arte moderna dell’epoca di Ghiberti e inizia con Giotto, visto come il fautore della rinascita artistica dopo il torpore medioevale. Contiene le biografie di diversi artisti di epoca rinascimentale, narrate, per la prima volta, non come illustrazioni biografiche e aneddotiche ma come analisi della produzione artistica dei maestri, dei quali si descrivono soprattutto le opere.

Il terzo libro è frammentario e incompiuto, consiste in un testo teorico dedicato alle arti ausiliarie ritenute necessarie per la giusta pratica della scultura: l’ottica, l’anatomia e la resa delle proporzioni. Il libro è per lo più una sintesi di fonti antiche e medievali, corredato comunque di considerazioni personali dell’autore.

Ghiberti non riuscì a completare la sua opera letteraria, nel novembre 1455 fece testamento e il dicembre dello stesso anno morì a Firenze. Venne sepolto davanti al quinto altare di Santa Croce, insieme al figlio Vittorio, dove oggi è visibile la lapide commemorativa.

L'arte è un simbolo poiché un simbolo è l'uomo.
Oscar Wilde
Chi poco pensa molto erra.
Leonardo da Vinci

Il Rinascimento

Il Rinascimento si sviluppò tra la fine del Medioevo e l’inizio dell’età moderna a partire da Firenze, in un arco di tempo iniziato dalla seconda metà del 1300 circa fino a tutto il XVI secolo, le differenze cronologiche secon...

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