Palazzo Altemps è un importante edificio di Roma situato in Piazza Sant’Apollinare, vicino l’area del Campo Marzio in prossimità del ponte Umberto I. Attualmente è una delle sedi del Museo Nazionale Romano e conserva importanti collezioni permanenti, tra le quali quella Altemps, e una notevole raccolta di reperti egizi. Ospita, inoltre, eventi e mostre temporanee e riceve quasi un milione di visitatori l’anno.
Palazzo Altemps sorge in una delle aree più antiche di Roma, edificata già in età prerepubblicana. Proprio in prossimità della zona si trovava uno dei due porti fluviali che gli antichi romani usavano per l’attracco delle navi che trasportavano il marmo destinato a sculture e palazzi. Era anche l’area nella quale si trovavano gli uffici imperiali per la gestione delle cave dei marmi destinati al Campo Marzio e ospitava numerose botteghe di scalpellini che producevano statue e pezzi di architettura.
Passata l’epoca imperiale, durante il medioevo nella zona correva il confine tra le aree di influenza delle due famiglie rivali, Colonna e Orsini. Questo comportò la costruzione di molti edifici a carattere difensivo, con mura e torri di protezione.
Al termine del periodo della Cattività Avignonese, col rientro del Papa a Roma ebbe inizio l’opera di abbellimento della città e molte costruzioni medioevali furono distrutte o assorbite dai nuovi edifici del primo Rinascimento.
Palazzo Altemps, infatti, sorge proprio sopra i resti di un’antica domus romana e ingloba parti di costruzioni medioevali. L’attuale edificio è l’evoluzione di quello che prese forma intorno al 1477. Girolamo Riario, nipote del papa Sisto IV, commissionò a Melozzo da Forlì, Pictor Papalis dell’epoca, la realizzazione di una residenza privata in prossimità dell’area vaticana. A questo periodo risalgono i soffitti in legno del primo piano e le pitture murali della Sala della Piattaia.
Nel 1511 Palazzo Altemps fu acquistato dal cardinale Francesco Soderini, che chiamò Antonio da Sangallo il Vecchio e Baldassarre Peruzzi ad abbellire la struttura. In questa fase venne realizzato il cortile maggiore.
In seguito l’edificio ospitò gli ambasciatori di Spagna e, nel 1568, divenne proprietà di Marco Sittico Altemps, cardinale di origini austriache che vi trasferì la sua preziosa collezione di statue antiche. In questo periodo furono realizzate ulteriori opere, come il camino monumentale, la cappella privata, gli affreschi della loggia e quelli della Sala delle Prospettive Dipinte. Verso la metà del 1600 fu realizzato il teatro interno, dove fu fondata l’Accademia di Arcadia nel 1690.
Tra il 1700 e il 1800 fu dimora di ambasciatori e luogo di eventi mondani e di spettacoli, sembra che anche Mozart si sia esibito a Palazzo Altemps durante il suo soggiorno a Roma.
Tra il 1800 e il 1900 l’edificio fu proprietà del Vaticano e, nel 1982, venne acquistato dal Ministero dei Beni Culturali. Al fine di rendere il palazzo sede museale, la Soprintendenza Archeologica di Roma ha avviato un importante restauro terminato nel 1997, che ha portato alla luce importanti statue antiche e affreschi attribuiti alla scuola di Melozzo da Forlì.
Da "Melozzo da Forlì"
[...] nel 1478, successivamente chiamata Accademia di San Luca. Lo stesso anno progettò palazzo Altemps, su commissione di Girolamo Riario, per il quale ideò diversi palazzi a Imola e Palazzo Riario a Forlì. Sempre a Roma, nel 1480 affrescò l'Ascensione di Cristo nel [...]
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