Raffaello

Commissioni inevase

Durante il periodo del soggiorno romano Raffaello raggiunse l’apice della fama e ricevette tantissime richieste e commissioni.

Nonostante avesse allestito una bottega-atelier molto attiva, ricca di aiuti e organizzata in modo efficiente, Raffaello non riuscì a fare fronte a tutte le richieste che gli pervenivano ormai da tutta Italia, trovandosi spesso a non evadere le commissioni o a ritardarne fortemente il completamento.

Ad esempio, la pala dell’Incoronazione della Vergine, commissionata nel 1501 dalle Clarisse di Monteluce di Perugia, venne eseguita da Giulio Romano, uno dei suoi più famosi collaboratori ed erede della bottega di Raffaello, addirittura dopo la morte del maestro, sulla base di alcuni disegni eseguiti dal Sanzio in gioventù.

Un’altra opera mai eseguita è quella richiesta invano dal Cardinale Gregorio Cortesi, nel 1516, per la realizzazione degli affreschi per il refettorio del Convento di San Polidoro a Modena.

Nel 1517 Lorenzo, duca d’Urbino e nipote del papa, tentò di commissionare a Raffaello il disegno del suo profilo da inserire sulle monete del ducato, ma non ebbe riscontro.

Anche la famosa Isabella d’Este provò a richiedere la realizzazione di un dipinto per il suo studiolo, senza però riuscirci.

Un altro famoso e influente personaggio, il duca Alfonso d’Este, versò a Raffaello un acconto per un dipinto destinato ai Camerini d’Alabastro di Ferrara. Dopo diverso tempo di vana attesa, il duca inviò degli ambasciatori alla corte pontificia per sollecitare Raffaello, il quale fece di tutto per non incontrarli.

Alla fine Raffaello non eseguì alcun dipinto per Alfonso d’Este ma, volendo restare nelle grazie del potente signore, gli inviò dei disegni. Diversi anni dopo la morte di Raffaello, il duca diede i disegni ad altri pittori, come Tiziano e Dosso, per realizzare alcuni quadri tra i quali il Trionfo di Bacco in India, conservato a Bombay.

L'artista deve fare in modo che la posterità creda ch'egli non abbia vissuto.
Gustave Flaubert
L'artista deve fare in modo che la posterità creda ch'egli non abbia vissuto.
Gustave Flaubert

Il Rinascimento

Il Rinascimento si sviluppò tra la fine del Medioevo e l’inizio dell’età moderna a partire da Firenze, in un arco di tempo iniziato dalla seconda metà del 1300 circa fino a tutto il XVI secolo, le differenze cronologiche secon...

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