Michelangelo

Il Mosè e Palazzo Farnese (1542-1547)

Nel 1542 Paolo III commissionò a Michelangelo la decorazione della sua cappella privata in Vaticano, che venne chiamata Cappella Paolina. Michelangelo aveva ormai quasi settant’anni e questa fu la sua ultima opera pittorica, alla quale lavorò per otto anni con grande fatica, con diverse interruzioni e in contemporanea con gli altri progetti che gli venivano continuamente richiesti.

Per la cappella realizzò due affreschi: la Conversione di Saulo, eseguito tra il 1542 e il 1545, e la Crocifissione di San Pietro, eseguito tra il 1545 e il 1550. Le due opere, ennesimo capolavoro dell’artista, trasmettono tutto il tormento religioso e il pessimismo che caratterizzano l’ultima fase della sua produzione.

Tra il 1544 e il 1545, Michelangelo, con l’aiuto di collaboratori, portò a termine i lavori per il Monumento Funebre di Giulio II, che venne collocato nella chiesa di San Pietro in Vincoli a Roma.

La composizione finale del monumento è caratterizzata dall’imponente statua di Mosè, con accanto le statue di Lia, la vita attiva, e di Rachele, la vita contemplativa. Nella parte superiore del monumento funebre si trova la statua del Papa adagiato, sovrastata da quella di Maria con il Bambino, accanto ad una Sibilla e un Profeta.

Nel 1544 eseguì anche il disegno della tomba di Francesco Bracci, nipote di Luigi del Riccio e allievo dell’artista, deceduto a soli sedici anni. Si presume che Michelangelo avesse stretto un rapporto molto intenso con il giovane, come evidenziato dai molti epitaffi che l’artista gli dedicò. La tomba, oggi conservata in Santa Maria Aracoeli a Roma, non venne realizzata dal maestro, già avanti con gli anni, ma fu probabilmente eseguita da uno dei suoi allievi.

Nello stesso anno presero il via anche i primi lavori alla piazza del Campidoglio, in base al progetto eseguito da Michelangelo nel 1538.

Nell’ottobre del 1546 morì Antonio da Sangallo il Giovane. Michelangelo fu scelto per riprendere i lavori di Palazzo Farnese e della basilica di San Pietro, interrotti dalla morte del collega.

Tra il 1547 e il 1550 progettò il completamento di Palazzo Farnese. Sulla facciata apportò alcuni sostanziali cambiamenti rispetto al progetto del Sangallo, raggiungendo l’effetto monumentale oggi ammirabile a piazza Farnese a Roma.

Il 1547 fu un anno emotivamente difficile per Michelangelo: morirono Vittoria Colonna e Luigi del Riccio, amici carissimi e grandi estimatori della sua arte. La sua lunga vita lo obbligò inevitabilmente ad assistere alla morte di molte delle persone a lui care.

L'arte si rivolge a tutti nella speranza di essere, prima di tutto, sentita, di suscitare uno sconvolgimento emotivo.
Andrej Arsen'evič Tarkovskij
La vita bene spesa lunga è.
Leonardo da Vinci

Il Rinascimento

Il Rinascimento si sviluppò tra la fine del Medioevo e l’inizio dell’età moderna a partire da Firenze, in un arco di tempo iniziato dalla seconda metà del 1300 circa fino a tutto il XVI secolo, le differenze cronologiche secon...

<