Lorenzo Ghiberti

Gli ultimi lavori (1425 – 1443)

Nell’estate del 1425, Ghiberti realizzò la statua in bronzo di Santo Stefano, commissionata dall’Arte della Lana, ultima delle tre statue prodotte dall’artista per ornare Orsanmichele.

Lo stesso anno ritrasse l’effige dal vero per la Lastra sepolcrale di fra’ Leonardo Dati, generale dell’Ordine dei domenicani, oggi custodita presso la cappella Rucellai.

Sempre intorno al 1425 risale anche l’importante commissione per l’Arca dei tre Martiri, reliquario contenente i resti dei Santi Proto, Giacinto e Nemesio nella chiesa di Santa Maria degli Angeli a Firenze. L’arca, completata nel 1428, venne ridotta in frammenti alla fine del 1700, per essere successivamente ricomposta e custodita nel Museo nazionale del Bargello.

Nel 1428 Ghiberti realizzò la montatura aurea per una corniola romana, raffigurante Apollo, Marsia e Olimpo, oggi custodita al Museo archeologico nazionale di Napoli.

Allo stesso periodo risale anche la nomina a consigliere artistico, da parte della Confraternita di Orsanmichele, per la progettazione di una serie di vetrate per l’oratorio.

Pur avendo ceduto il passo a Brunelleschi per la realizzazione della Cupola, Ghiberti fu coinvolto più volte nei lavori al Duomo, come accadde nel 1429, quando fu chiamato a fornire un modello per l’intera cattedrale, insieme allo stesso Brunelleschi, che comprendeva anche abside e facciata.

A Ghiberti sono anche attribuiti i disegni di alcune vetrate per il Duomo, eseguiti tra il 1429 e il 1443, tra i quali l’Ascensione e la Presentazione della Vergine al tempio, due lunette sui portali ovest con Angeli musicanti e altre lunette raffiguranti l’Assunzione e la Presentazione di Cristo al tempio per due archi della facciata sud.

Sempre nel 1432 Ghiberti vinse il concorso per la realizzazione dell’Arca di San Zanobi, contenente le reliquie del santo, da collocare nella cappella della testata della tribuna orientale del Duomo, sull’altare progettato dal Brunelleschi.

In questo periodo Ghiberti cominciò a dedicarsi principalmente ai lavori per la Porta del Paradiso, che gli era stata commissionata nel 1425, rallentando notevolmente la produzione dell’Arca di San Zanobi. Per spingere l’artista a completare l’opera, il contratto fu rifatto più volte ma la consegna avvenne soltanto nel 1442.

Mentre si dedicava alle opere per il Duomo, Ghiberti consegnò il disegno per il tabernacolo dei linaioli, di dimensioni ben più grandi rispetto al solito, che Beato Angelico completò con la sua pittura e che oggi si trova al Museo Nazionale di San Marco.

Tra il 1434 e il 1435, in occasione del viaggio a Firenze di papa Eugenio IV, Ghiberti realizzò una tiara che egli stesso descrisse nei Commentari come “opera preziosissima”, sulla quale raffigurò un Padre Eterno, gli Evangelisti e la Vergine.

Una volta che abbiate conosciuto il volo, camminerete sulla terra guardando il cielo, perché là siete stati e là desidererete tornare.
Leonardo da Vinci
Cercare adagio, umilmente, costantemente di esprimere, di tornare a spremere dalla terra bruta o da ciò ch'essa genera, dai suoni, dalle forme e dai colori, che sono le porte della prigione della nostra anima, un'immagine di quella bellezza che siamo giunti a comprendere: questo è l'arte.
James Joyce

Il Rinascimento

Il Rinascimento si sviluppò tra la fine del Medioevo e l’inizio dell’età moderna a partire da Firenze, in un arco di tempo iniziato dalla seconda metà del 1300 circa fino a tutto il XVI secolo, le differenze cronologiche secon...

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